Anche se non posso affermare di amare la corsa, lo faccio ogni giorno da molti anni a questa parte… dalla vertiginosa altezza di un tacco 12. Non è esattamente un allenamento di fitness ma per farlo serve davvero equilibrio e capacità di controllo.
Qualche anno fa, durante un corso, mi è stata posta di fronte la sfida di abbandonare – ma solo per un po’ – i vertiginosi tacchi sui quali sono perfettamente a mio agio e indossare delle scarpe da corsa per prepararmi ad affrontare… una maratona! La preparazione a questo evento mi ha spinto a uscire dalla mia comfort zone verso la scoperta di un mondo nuovo e ricco di – sudore – e soddisfazione.
Allenarsi per prendere parte a una maratona è stato anche un modo per guardare con occhi differenti al mio metodo di lavoro e più in generale all’approccio lavorativo e ho capito che per migliorare dovevo prendere spunto dal metodo di allenamento per la maratona. La forza mentale – e fisica – necessaria a correre 42,195 km (i più lungi 195 metri della mia vita!) diventa un modello applicabile in tutti gli ambiti, dalla vita privata a quella professionale.
Che ci si prepari a correre le fatidiche 26 miglia, un briefing di qualche ora o ancora una giornata in ufficio fra telefoni e riunioni è fondamentale prepararsi fisicamente e mentalmente. Durante una maratona ognuno di noi diventa il proprio avversario più temibile e insidioso. Allenarsi in modo costante è fondamentale ma ancora più fondamentale è imparare a guardare ai propri progressi e sviluppare la consapevolezza della propria crescita, del proprio miglioramento.
Migliorare se stessi e il proprio tempo, considerando ogni metro un traguardo importante è il motore che può spingerti a raggiungere il tuo scopo, durante qualsiasi corsa.