L’importanza della meditazione per alleviare lo stress in ufficio

Un numero sempre crescente di leader aziendali propongono a dirigenti e dipendenti una formazione che aiuti a sviluppare maggiore consapevolezza con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita. Lo stress è un male – o meglio lo è il distress, in contrapposizione all’eustress, positivo – tanto in ambito professionale quanto nella sfera personale, dunque apprendere tecniche che riducano la tensione e l’ansia può rivelarsi utile per riuscire ad affrontare in modo più sano gli ostacoli quotidiani. Imparare a fermarsi per cercare la soluzione più efficace a un problema è ciò che può aiutare un manager o un collaboratore a esprimere al massimo proprio potenziale. A tal proposito è utile ricordare la formula sul potenziale illustrata da Tim Gallwey ne Il Gioco Interiore del Tennis, cioè Performance = potenziale – interferenze (P= p-i). Da questo insegnamento si deduce che la performance può essere migliorata aumentando il potenziale o integrando le interferenze e apprendere tecniche meditative può aiutare ad escludere le interferenze e concertarsi. Attraverso la pratica costante della meditazione, inoltre, si possono ridurre ulteriormente i tempi necessari a ricercare nuove strade e metodi alternativi, perché la crescita e il miglioramento si ottengono solo attraverso l’allenamento costante e continuo.

Quello che sta accadendo negli ultimi anni in grandi società come Google o Twitter ci dimostra che lo yoga e la meditazione non sono soltanto delle “attività new age”. La società di Mountain View, ad esempio, organizza ogni anno decine di diversi training su tematiche zen. Uno dei corsi di mindfulness più popolari sponsorizzati tra i dipendenti di Google “Cerca dentro te stesso”. Grazie a questi programmi i collaboratori e i dirigenti sono in grado di sviluppare una maggiore intelligenza emotiva per comprendere meglio le persone e le motivazioni dei comportamenti dei colleghi. I partecipanti ai corsi, inoltre, acquisiscono maggiore capacità di recupero dello stress e migliorano l’attenzione mentale. La pratica costante degli insegnamenti, infine, rende in generale più calmi, più pazienti e con una maggiore propensione all’ascolto, aumentando l’abilità a gestire lo stress e a disinnescare le emozioni incontrollate.

Non tutte le aziende hanno la sensibilità o la possibilità di offrire questo tipo di formazione. Si possono ricercare comunque delle giornate formative oppure affidarsi a delle app come Buddhify o Medita ora. Essere presenti, concentrati e compassionevoli sono abilità che possono essere rafforzate e ampliate. Queste pratiche portano al miglioramento della neuroplasticità che è l’abilità di modificare i propri schemi mentali predefiniti attraverso la pratica ripetuta e costante. La ripetizione dell’allenamento mentale guida il cervello all’interno di percorsi neurali nuovi che spingono a rispondere alle situazioni in modo più efficace rispetto alle reazioni automatiche. Il miglioramento è possibile grazie all’impegno e alla costanza.

By | 2018-04-03T21:11:54+02:00 Aprile 3rd, 2018|Smart working|