Forse anche a voi sarà capitato di mancare una promozione per svariati motivi. A me è successo nella mia vita precedente, quella in cui lavoravo come Manager in una grande Multinazionale dell’elettronica di consumo. Durante una Reorg mi sono trovata un capo che, ai miei occhi, non aveva ragione di essere il mio capo. Semplicemente perché ai miei occhi il suo posto doveva essere assegnato a me per meriti.
Quello che ancora non sapevo era che la più cocente delusione da professionista fu il trampolino di lancio della mia carriera. Avevo due possibilità: la prima era quella di avvelenarmi, boicottare il capo e remare contro. La seconda era di capire che cosa potevo imparare e poteva insegnarmi la persona che avevo di fronte. Scelsi la seconda e a questa persona oggi devo molto per tutto quello che abbiamo condivisio, imparato reciprocamente.
Per aver capito e avermi mostrato le mie potenzialità, i miei super-poteri di cui al tempo non ero a conoscenza fino in fondo. Mi ha mostrato come far risaltare i miei talenti e mi ha spronato a crescere. Grazie a questa esperienza e a questa persona speciale, che all’inizio avevo mal giudicato, ho riscoperto la mia vena imprenditoriale e ho avuto la giusta motivazione ad intraprendere un nuovo percorso lavorativo, più consono alla mia personalità. Senza di lei oggi non sarei chi sono, una persona migliore che vive la vita che vuole.
A volte dietro agli avvenimenti più inaspettati (e forse molto scomodi) si nascondono grandi maestri. Li possiamo incontrare solo se crediamo che da tutto ciò che ci succede possiamo e dobbiamo trarre un insegnamento. Perché è proprio dalle crepe della nostra vita che entra la luce più bella.