Non riesci a comunicare con il tuo collega? Ti spiego come fare

Non riesci a comunicare con il tuo collega? Ti spiego come fare

Entrare davvero in sintonia con una persona può essere molto difficile, soprattutto se è un collaboratore o un collega; a maggior ragione la questione si complica quando il motivo che ci spinge a comunicare è una richiesta di crescita, miglioramento o di un maggior impegno sul lavoro: è un processo che necessita delle giuste convinzioni e uno studio approfondito del modo in cui gli esseri umani entrano in relazione fra loro. Per costruire il giusto rapport con una persona è necessario innanzitutto predisporsi all’ascolto, comprenderne le ragioni e creare un legame: questo è l’unico modo che abbiamo per poterla guidare verso l’obiettivo comune. Provo a tracciare alcuni step per chiarire le idee.

Per prima cosa si parte dall’ascolto, attento e attivo, inteso come la capacità di ascoltare non per rispondere o replicare ma per comprendere davvero chi si ha davanti: ascoltare in modo attivo significa porsi in modo tale da comprendere come percepisce la realtà l’altra persona, conoscerne i punti di vista e dare valore a ciò che è importante per lui.

Solo una volta entrato nel suo universo puoi cercare di ricalcarne l’approccio. Cosa significa? Ricalcare significa accettare il modo di comunicare del nostro interlocutore e adeguarsi con rispetto e attenzione agli elementi significativi del parlato, di prossemica e gestualità. È evidente – poiché si trova nell’esperienza di ciascuno di noi – che quando dialoghiamo con una persona che ama parlare a bassa voce, con un ritmo cadenzato e molta attenzione nella scelta dei termini si risulterà più simpatici evitando di gridare, non parlando velocemente e mai in modo approssimativo. È lo stesso motivo per cui scegliamo i nostri amici sulla base di caratteristiche comuni: il nostro cervello riconosce il suo simile ed è pronto ad accoglierlo.

L’obiettivo di fondo di una comunicazione efficace infatti è l’abbattimento dei muri e della diffidenza che nasce nel contrasto. Solo quando il miglioramento della confidenza è effettivo, l’altro è pronto a farsi guidare. Riconoscersi e sentirsi compresi, ecco la chiave: per ottenere questo è necessaria la volontà di conoscere e comprendere il nostro interlocutore.

Guidare significa riuscire a dirigere l’interazione in modo consapevole aiutando l’interlocutore a prendere in considerazione molteplici possibilità, presentandogli opportunità che senza questo processo non avrebbe accolto, arricchendolo e portando nella sua mappa del mondo un numero di dettagli che prima non possedeva.

By | 2018-02-28T11:03:03+01:00 Febbraio 9th, 2018|Comunicazione|