Quanto conta il lavoro di squadra?
Squadra che vince non si cambia. Il motto che mette al centro il successo di un team indipendentemente dalla portata del lavoro e l’idea di ‘intelligenza collettiva’, vengono oggi messi in discussione.
Secondo una ricerca di Marcus Credé, professore di psicologia alla Iowa State University, non è possibile prevedere l’efficacia di una squadra basandosi solo su un fattore generale come l’intelligenza. Le dinamiche di un gruppo sono complesse e subentrano svariati fattori – come la leadership, la comunicazione, le capacità decisionali – ad influenzare le prestazioni.
Credé ribalta le convinzioni del passato evidenziando come un team che lavora in un determinato progetto necessita di competenze diverse rispetto ad uno che si occupa di trovare soluzioni creativa a un problema: non è detto che il successo conquistato da una squadra in un settore di lavoro si ripresenterà in un altro. Inoltre, bisogna tener conto del fatto che un team potrebbe non aver funzionato in senso collettivo ma piuttosto mediando le soluzioni separate dei singoli membri. Il gioco di squadra non può essere solo sulla carta!
Quale può essere quindi il segreto per un lavoro di squadra al top?
Dare spazio al contributo di tutti, nessuno deve limitarsi a svolgere bene il proprio compito ma deve pensare in grande contando sulla professionalità e la collaborazione negli altri. Non serve che i membri di un team siano dei cervelloni se non rendono in una rete di relazioni (molto spesso ci si imbatte in persone valide in autonomia ma non in grado di operare all’interno di un gruppo) e quindi il primo passo è quello di creare una ‘sensibilità sociale’. Fiducia e rispetto sono gli ingredienti imprescindibili in un team working di successo così come la positività e, perché no, l’umorismo. Definire poi gli obiettivi e i ruoli completano l’opera. Questo spetta a un manager che si rispetti, che sia soprattutto coach: dietro ogni grande squadra c’è sempre un grande allenatore.